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Cibo sintetico, da Pistoia arriva il "no"

Dal capoluogo alla montagna e alla Valdinievole, istituzioni compatte nel sottoscrivere la petizione contro gli alimenti creati in laboratorio

Pollice verso del Pistoiese al cibo sintetico, con le istituzioni compatte dal capoluogo alla montagna e alla Valdinievole nel sottoscrivere la petizione contro gli alimenti creati in laboratorio. Oggi l’intera giunta comunale di Pistoia, con in testa il sindaco Alessandro Tomasi, ha sottoscritto il documento. Stessa cosa hanno fatto il presidente della Provincia di Pistoia nonché sindaco di San Marcello Piteglio Luca Marmo, e i sindaci di Marliana Federico Bruschi, e di Uzzano Dino Cordio.

Sono stati Fabrizio Tesi e Francesco Ciarrocchi, presidente e direttore di Coldiretti Pistoia, a presentare stamattina le motivazioni della petizione alla giunta Tomasi: “Purtroppo quello a molti poteva sembrare fantascienza sta avvenendo –ha detto poi il sindaco Tomasi -. Abbiamo aderito volentieri alla campagna di Coldiretti e tutta la giunta comunale ha firmato per la difesa della nostra tradizione e dei nostri prodotti. Il cibo sintetico è la sconfitta delle nostre tradizioni della nostra identità. Ed è la vittoria di chi vuole un mondo completamente omologato, poche grandi aziende che detengono marchi e brevetti”.

Insieme al sindaco Tomasi hanno firmato gli assessori Anna Maria Ida Celesti (vicesindaco), Leonardo Cialdi, Alessandra Frosini, Alessandro Sabella, Margherita Semplici, Alessio Bartolomei, Benedetta Menichelli, Gabriele Sgueglia.

“Quella contro il cibo sintetico - ha tra l’altro spiegato Tesi - è una battaglia che guarda avanti, che punta a preservare il nostro settore primario e le sane tradizioni”. L'obiettivo della petizione Coldiretti è promuovere una legge che vieti la produzione, l'uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia.