Alla fine un accordo è stato partorito. Una trattativa lunga che ha visto i lavoratori affrontare a muso duro l'azienda a seguito della comunicazione sul trasferimento dell'intera produzione nella sede madre di Padova. In altre parole, il verdetto sulla chiusura dello stabilimento di Serravalle Pistoiese.
Tra rimandi, tavoli e discussioni, una cosa è chiara: non si sa di preciso quando, ma di sicuro a breve, la produzione a Casalguidi cesserà.
Per i lavoratori le soluzioni individuate sono la mobilità volontaria con l'incentivo all'esodo o la cassa integrazione straordinaria per 12 mesi. Resta fermo che, chi vorrà, potrà accettare la proposta dell'azienda di trasferirsi a Padova.
"Abbiamo individuato delle soluzioni per i dipendenti e questo è un bene - spiega Daniele Vaccaro della Filca Cisl - certo, avremmo voluto evitare che la produzione cessasse a Casalguidi, ma contro questa scelta aziendale non c'è stato niente da fare".