In mostra fino al 29 Maggio i giochi appartenuti a Paola de’ Rossi, nata a Shanghai nel 1919 e vissuta sino al 1927 fra la Cina e il Siam, discendente della famiglia che sino a metà Ottocento ha abitato Palazzo de’ Rossi, oggi sede della Fondazione Caript.
Insieme ai suoi giocattoli (bambole di bisquit e di carta, abitini e guardaroba, pentolini, macchine di latta, aeroplani e barche) sono esposti anche quelli della collezione Patrizio Cecchi: una raccolta che nasce da un girovagare attento e instancabile fra bauli, cortili, ripostigli, mercatini, gallerie antiquarie.
Insieme, alcuni splendidi esemplari di Pinocchio, “oggetti di confine” fra differenti culture e molteplici storie d’infanzie, che sollecitano nell'immaginario l’avviarsi di quei ricordi personali e collettivi che rendono i giocattoli sentinelle della memoria.
La mostra vuole essere anche un omaggio al festival "Dialoghi sull'uomo" che
quest’anno propone il tema “L’umanità in gioco. Società, culture e giochi”.