Attualità

La bioedilizia per l'asilo nido della frazione

La vecchia struttura verrà demolita e al suo posto ne sorgerà una tutta nuova realizzata con tecniche costruttive sostenibili e all'avanguardia

L'illustrazione del progetto

La bioedilizia per il nuovo asilo nido Aquilone a Bottegone: l'opera fa parte del programma di interventi per la riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie denominata “Bottegone: dalla città lineare alla smart social city” e nello specifico è il lotto numero 8, che prevede la demolizione del vecchio asilo nido e spazio gioco per farne uno completamente nuovo utilizzando la bio-edilizia come tecnica costruttiva e con pari volumetrie.

Tutta la struttura, compreso il tetto, sarà realizzata in legno (pareti e solai in legno massello), ottenendo così isolamento termico, comfort acustico ed eco-compatibilità, mentre per le sole fondamenta sarà utilizzato il cemento armato. Per quanto riguarda l'illuminazione, l'edificio avrà soluzioni che garantiscono un’ottima resa luminosa, con risparmi energetici di circa il 40% rispetto ad altre tecnologie. La costruzione, infatti, è stata strutturata e dimensionata in maniera da ottimizzare l’efficienza energetica.

Il progetto della nuova scuola prevede, poi, un impianto di riscaldamento a pavimento e infissi con isolamento termico e acustico. Nel rispetto dei criteri ambientali è previsto l’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili, con la presenza di un impianto fotovoltaico, il solare termico e le pompe di calore.

La nuova scuola Aquilone, a differenza della vecchia pensata soltanto per la fascia 'nido', sarà rivolta ai bambini da 0 a 6 anni, potendone accogliere circa 75.
L'edificio avrà un’area centrale multifunzionale, la zona accoglienza e l’area dedicata all’ingresso alle aule che, per trasmettere un senso di accoglienza appunto, sono state progettate con altezze contenute. Ci sarà spazio anche per l'orto biologico.

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Nel rispetto della normativa sulla sicurezza idraulica, l'edificio sarà realizzato a 1,5 metri di altezza da terra, visto che la zona nel quale è costruito è classificata a rischio alluvionale.

L'iniziale cofinanziamento del Comune di Pistoia per la realizzazione dell’opera era di 300mila euro, portati poi a 1.103.539 euro, cui si aggiungono 700mila euro previsti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, portando così le risorse complessive per l’intervento a 1.803.539 euro.