Attualità

Basta nuovi vivai

Il Comune vieta l'estensione delle aree vocate al vivaismo: "Modificherebbero natura e paesaggio". Chiesta anche una distanza minima tra case e vivai

L’adeguamento del nuovo piano territoriale alla legge regionale per il Comune dovrà escludere l’inserimento di nuove aree vocate all'attività vivaistica rispetto a quelle già inserite nel piano vigente e nel regolamento urbanistico. E dovrà anche contenere una fascia di rispetto di almeno dieci metri tra le case (o insediamenti produttivi) e i vivai.

Da Palazzo di Giano si ritiene che "l'ampliamento di tale perimetro porterebbe ad insediare l’attività vivaistica in aree collinari già molto fragili da un punto di vista sia ambientale che infrastrutturale, oltre che a modificare natura e fisionomia del paesaggio".

Stop quindi a nuovi vivai, ma non solo: il Comune chiede infatti tutele per le abitazioni e gli insediamenti in prossimità dei vivai, chiedendo "fasce di rispetto, ampie almeno dieci metri, nelle quali siano messe a dimora specie di alto fusto che attenuino sensibilmente il passaggio di rumori, polveri e fitofarmaci”.