Politica

Gelo progressista sulla candidatura Fratoni

Dopo l'annuncio del Pd in vista delle amministrative, il polo ecologista e progressista "prende atto" e lamenta assenza di condivisione e programmi

Il Pd annuncia la candidatura a sindaco di Federica Fratoni. Ed è subito gelo da parte del polo progressista ed ecologista formato da Movimento 5 Stelle, Possibile, Sinistra Civica Ecologista, Articolo Uno, Sinistra Italiana e Verdi Europa Verde che afferma "prendiamo atto" e lamenta da parte del Pd assenza di condivisione sul nome, ma soprattutto sulla piattaforma programmatica.

Il fronte progressista è al lavoro da mesi su un percorso unitario e ora, dinanzi alla scelta del Pd in vista delle prossime elezioni comunali a Pistoia, afferma di prendere " atto della candidatura a sindaca di Federica Fratoni deliberata dalla maggioranza dell'assemblea del Partito Democratico", ma evidenzia che la scelta "fa tornare il confronto al punto di partenza: a una candidatura informalmente in campo da più di un anno".

Secondo i progressisti il Pd è stato sfuggente rispetto alle richieste di convocare un tavolo di coalizione, in un atteggiamento giudicato "un arroccamento autoreferenziale e lontano da una reale volontà di intesa". "Ci domandiamo se sia veramente intenzione del Pd rivolgere, in alleanza con noi, una proposta politica nuova all’elettorato ecologista e progressista e ai tanti delusi dalla politica", dubitano.

Poi la perplessità sulla posizione di Fratoni: "E' il suo un impegno pieno per Pistoia?", domandano. E ancora: "Intende rinunciare al seggio in Consiglio regionale per, a seconda dei casi, essere sindaca o guidare l’opposizione dai banchi del Consiglio comunale? O immagina di sommare i due incarichi?"

La questione programmatica in questa cornice non è ritenuta certo secondaria: "Osserviamo un preoccupante silenzio sul progetto per la città", sottolineano le componenti del polo progressista ed ecologista in una nota rammentando di avre chiesto al Pd un tavolo sul programma giusto il 9 Febbraio scorso. Senza risposta, specificano. 

"Non è così, com’è ovvio, che si può immaginare di governare insieme una città.
Ci chiediamo, a questo punto, se il Pd sia o meno intenzionato a sostenere proposte ecologiste e progressiste". Pietra tombale sull'unità a sinistra? Si vedrà. Al momento resta il gelo: "Ci sembrava necessario convergere, in modo unitario e convinto su una proposta forte e unificante. Il contrario, purtroppo, di ciò a cui assistiamo oggi anche con la riproposizione delle primarie, a poche settimane dal voto, senza nemmeno aver sottoscritto un programma comune e che in questo contesto finirebbero solo per acuire le differenze esistenti".