Attualità

Allieva del laboratorio pubblica il primo libro

Beata Nagy ha dato alle stampe “Amarti è una fatica”. L’autrice ungherese frequenta dal 2012 il laboratorio di scrittura al Funaro

Da quattro anni frequenta il laboratorio di scrittura tenuto da Gianni Cascone al Funaro di Pistoia. Adesso, Beata Nagy, ungherese, pubblica il suo primo libro "Amarti è una fatica" (Giraldi Editore).

Un libro che è, in parte, anche risultato del lavoro condotto da Beata al laboratorio di scrittura. Non poteva quindi esserci vetrina migliore per la presentazione ufficiale del suo esordio letterario: giovedì alle 21 al Funaro di Pistoia Beata Nagy presenta infatti la sua fatica letteraria. 

“Amarti è una fatica” racconta dell'educazione sentimentale di una giovane donna nata al confine di due paesi e di due culture all'interno del blocco orientale durante gli ultimi anni della Cortina di Ferro. Nella disperata ricerca di un amore autentico, che è anche ricerca di identità, Krisztina si affida al suo corpo: gli uomini, che si susseguono in opaca sequenza, per lo più intendono godere materialmente di questo corpo. Per lei, invece, il corpo è una frontiera, la pelle dell'anima che tenta di riconoscere nella passione la prova dell'amore, l'indizio di quell'unità originaria, narrata da Platone nel mito originario, di cui la protagonista sente di essere orfana. E da questa frontiera Krisztina sogna l'America, una qualsiasi terra promessa verso la quale spera di fuggire insieme al suo amore, via dalla repressione.