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Allarme creditori, vivaisti in rivolta

La confederazione degli agricoltori a fianco delle aziende esposte per oltre 1 milione di euro nei confronti di Bruschi Vivai

Un milione di euro.

A tanto ammonta l'esposizione creditizia di trentacinque imprese del settore vivaismo associate Cia nei confronti di Bruschi Vivai.

Ma il debito dell'azienda di Bottegone nei confronti delle aziende dell'indotto, in larga parte piccole e medie imprese quasi tutte a conduzione famigliare, si aggirerebbe intorno agli otto milioni di euro.

La confederazione degli agricoltori di Pistoia, presieduta da Sandro Orlandini, è l'unica per il momento ad aver espresso la propria posizione tra le associazioni di categoria: "Bene salvare i quarantadue lavoratori del vivaio Bruschi - dice il presidente Orlandini - Ma non a scapito delle nostre trentacinque piccole imprese creditrici e dei loro dipendenti. Alcune di esse, se non verranno pagate, rischiano di fallire".

Per adesso Cia non vuole divulgare i nomi delle aziende creditrici, ma spiega che una di loro è esposta per 300mila euro, un'altra azienda per 230mila euro, e un altro paio di aziende vivaistiche per 100mila euro.

Alcuni creditori hanno già manifestato la propria rabbia di fronte ai cancelli dell'azienda Bruschi Vivai. Tra le aziende dell'indotto monta la delusione soprattutto per non essere state chiamate in causa al momento dell'accordo tra Bruschi e Giorgio Tesi (vedi articolo collegato)