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Al cinema il 3D, all'ospedale il 4D

La fondazione Caript dona all'ospedale san Jacopo un ecografo in 4D che permetterà un'elevata qualità negli esami in gravidanza e ginecologici

Sarà ancora più elevata la qualità degli esami ecografici nell’area materno infantile dell'ospedale san Jacopo. 

Il tutto grazie all’ecografo Voluson E8, donato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia all’Azienda USL Toscana centro.

L’apparecchio, il cui costo totale è di 96.380 euro, è soprattutto un regalo che la fondazione ha fatto alle donne che avranno la necessità di eseguire esami approfonditi, sia in ambito ostetrico che ginecologico.

In questo ambito il nuovo ecografo permette di avere una sensibilità ed una specificità migliori per l’identificazione delle lesioni dell’endometriosi e aiuterà gli specialisti a selezionare ancora meglio i casi che necessitano di un intervento chirurgico multidisciplinare, cioè di complessità elevata e che coinvolge più specialisti. 

Infine, la possibilità di utilizzare un ecografo di ultima generazione permette notevoli applicazioni anche nel campo oncologico per le patologie ginecologiche (tumore della cervice, dell’utero e dell’ovaio).

Il direttore dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia Pasquale Florio ha spiegato che l’apparecchio è dotato di un’altissima tecnologia, tri e tetra dimensionale, destinata a sviluppare ulteriormente anche il trattamento di molte malattie che colpiscono l’apparato genitale femminile.

Florio ha evidenziato che essendo la tecnica digitale di ultima generazione l’ecografo avrà una notevole impatto negli esami svolti nelle gravidanze a rischio e in quelli che servono ad identificare eventuali anomalie a carico dell’utero che sono causa di infertilità o abortività ripetuta. La possibilità di fare diagnosi avanzate eviterà in molti casi clinici l’intervento chirurgico laparoscopico diagnostico, come invece avveniva in passato.

Non solo: il nuovo ecografo potrà essere utilizzato anche in ambito pediatrico e potrà essere utilizzato per trasmettere gli esami e condividerli con i colleghi di altre strutture, per ulteriori approfondimenti e valutazioni cliniche.