Attualità

I laboratori per i ragazzi vanno in strada

Gli educatori sono in cerca dei luoghi di aggregazione degli adolescenti pistoiesi per portare avanti le attività itineranti di contatto coi giovani

Un'immagine frutto di un laboratorio fotografico di Arkè

Dal Parco di Monteoliveto a piazza Mazzini dalla stazione al parco del Villone Puccini, gli educatori di strada della cooperativa Arkè, aderente al gruppo Co&So, in collaborazione con la cooperativa Pantagruel, sono alla ricerca dei luoghi di aggregazione degli adolescenti di Pistoia.

Dal 21 Maggio ha preso avvio un laboratorio di strada itinerante, un modo per conoscere luoghi, tempi, pratiche, esigenze e interessi degli adolescenti e individuare possibili progetti da proporre in futuro. Il target del laboratorio è rappresentato in particolare dai ragazzi che possono trarre beneficio da un incontro informale con educatori, che possono orientarli ai servizi con l’obiettivo di ridurre il rischio di disagio sociale.

Il pretesto per entrare in contatto con i ragazzi sarà il commento di gruppo ad una foto aerea della città e ad una foto dello spazio aggregativo non strutturato. A partire da questo gioco nascerà il dialogo utile per raccogliere informazioni. In seguito gli educatori proporranno un laboratorio di visual storytelling per invitare i ragazzi a raccontare se stessi, i loro attuali luoghi di ritrovo e il modo di vivere quegli spazi della città, attraverso foto e videointerviste.

L’iniziativa Ci Si Incontra nell’informale, promossa dalla cooperativa Arké insieme al Comune di Pistoia, è nata nell’ambito di Diritto di Transito, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e di cui il capofila è il consorzio Arché di Siena.

“Abbiamo tanti laboratori e attività da proporre nei nostri centri diurni - spiega Alessandro Soldi, responsabile del settore Infanzia, Adolescenza e Giovani della Arké Cooperativa Sociale onlus - ma prima vogliamo ascoltare i ragazzi, i loro desideri, i loro interessi”.

“Si tratta di un progetto importante – sottolinea il vicesindaco e assessore alle politiche di inclusione sociale Anna Maria Celesti – che prende il via in un momento particolarmente complesso legato alla pandemia da Covid-19, la quale ha causato l'isolamento sociale colpendo in particolare gli adolescenti, in una fase così delicata della loro età”.