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Addio Mukki, soldi freschi al posto del latte

Il Comune ha detto sì al progetto per la nuova centrale del latte d'Italia. Dalla vendita delle quote arrivano entrate per il bilancio comunale

Anche il voto di Pistoia, azionista nel pacchetto della Mukki con il 18% delle partecipazioni, è stato determinante per far sì che l'assemblea dei soci approvasse la fusione con la Centrale del latte di Torino, per la creazione di un polo alimentare che si vuol collocare subito dietro a colossi come Parmalat e Granarolo.

Gli azionisti della centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno, la cosiddetta Mukki, hanno votato sì alla nascita della nuova società, tranne Livorno.

Per l'amministrazione Bertinelli, che non ha mai nascosto di non ritenere strategica la partecipazione comunale in Mukki, si tratta di una vittoria che potrà portare alla vendita delle quote detenute dal Comune, stimate in circa 4 milioni di euro. Soldi freschi che Palazzo di Giano potrà utilizzare come meglio crede.