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A difesa del made in Italy

"Presto un disegno di legge sulla tracciabilità". Questo l'annuncio di Caterina Bini durante un incontro di Confartigianato

Un sistema a garanzia della qualità e della trasparenza della filiera produttiva che Confartigianato Imprese chiedeva da tempo. Tra i firmatari della proposta anche la pistoiese Caterina Bini, deputata Pd: "Si tratta – ha spiegato l'onorevole – di un sistema pensato a tutela del consumatore per migliorare l'accesso alle informazioni che consentano la tracciabilità dei prodotti. È un sistema non obbligatorio, ma è chiaro che chi è certo della qualità del proprio prodotto avrà tutto l''interesse ad aderirvi”.

Secondo le intenzioni dei promotori del disegno di legge la tracciabilità funzionerà attraverso un sistema di codici non replicabili che consentirà al consumatore di conoscere tutte le informazioni sulla qualità e sulla provenienza dei componenti e delle materie prime utilizzate, nonché sul processo adottato in ciascuna fase di lavorazione delle merci. Il tutto con uno stanziamento di 20 milioni di euro destinati agli investimenti sostenuti dalla imprese che aderiranno al sistema, per un massimo di 200mila euro ad azienda.

“Siamo molto soddisfatti di questo disegno di legge – ha commentato il presidente di Confartigianato Pistoia Simone Balli – da tempo a livello nazionale spingevamo per ottenere questo riconoscimento. In Toscana già a partire dagli inizi del 2000 abbiamo provato a lanciare "Etichetta Toscana", un marchio pensato per dare consumatore finale la possibilità di essere informato sulla reale provenienza del prodotto, ma questo disegno di legge rappresenta un passo avanti che speriamo si concretizzi il prima possibile”.