L'esponente democratico è finito al centro di una dura polemica a seguito di alcune sue dichiarazioni intercettate nelle quali avrebbe sconsigliato alla sua compagna di partito Simona Laing di candidarsi alle prossime elezioni regionali usando un linguaggio intimidatorio.
Nella sua difesa Bartoli ha sottolineato di non aver mai pronunciato alcune affermazioni riportate dai giornali e ha assicurato che nella telefonata non ha utilizzato minacce, offese o, peggio, uno stile mafioso e intimidatorio.
'La direzione provinciale - ha proseguito Bartoli - ha escluso Laing con il 97%. A me pare inverosimile non solo che ci si sia voluti candidare con il 3%, ma anche che una volta esclusi dal 97% si sia fatto tutto questo trambusto".