Uno scambio epistolare per manifestare, da un lato, il dispiacere e anche le perplessità sul trasferimento del parroco e per spiegare, dall'altro, le ragioni della scelta fatta. I soggetti sono i fedeli della parrocchia dell'Immacolata e il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli.
I primi si sono rivolti al vescovo dopo aver appreso dallo stesso padre Paul Devriex, che lo ha comunicato durante la messa domenicale, il suo futuro trasferimento dalle parrocchie dell'Immacolata, Santomoro e Valdibure a quelle di Piazza e Cireglio.
"Nessuno disconosce il dovere e diritto del vescovo di esercitare la propria autorità nella chiesa - scrivono i parrocchiani - Non possiamo tuttavia nascondere il nostro sgomento e stupore. Sgomento perché verrebbe a mancare una persona accogliente, profonda, colta, le cui omelie aprono il cuore e la mente. Sicuramente anche padre Paul, come tutti noi, ha i propri difetti e i propri limiti. Dispiace, però, aver appreso che la curia diocesana ed addirittura la Santa Sede sia stata investita di lamentele e proteste e siamo veramente dispiaciuti che chi le solleva non abbia sentito il bisogno e la necessità di esternarle ed affrontarle nella comunità parrocchiale".
Lo stupore, invece, si è manifestato "non solo perché ci risulta difficile comprendere il motivo del preannunciato allontanamento, ma anche perché padre Paul ci ha comunicato la notizia con grande naturalezza".
Nella sua risposta, il vescovo spiega che non si tratta di un "allontanamento": "Don Paul non è stato allontanato, ma gli è stato chiesto di servire altre persone, altri popoli degni pure essi di attenzione, di rispetto, di amore e di dedizione". E ancora: "In questo momento - e già da un po' in verità - c'era un bisogno urgente e indilazionabile: quello delle parrocchie di Cireglio, Campiglio e Piazza. Ho ritenuto che don Paul potesse fare questo servizio. Gliel'ho proposto e ne abbiamo parlato. Lui mi ha dato dei suggerimenti che ho valutato e accolto e quindi ha accettato ringraziandomi per la mia proposta".