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Confcommercio "Attivarsi per lo stato calamità"

L'associazione di categoria chiede a Regione e Comuni di attivarsi per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per la mancanza di neve

Foto di repertorio

La mancanza di neve sta mettendo in ginocchio il comprensorio sciistico della Montagna pistoiese e tutti i comparti economici e turistici legati alla neve. 

"Il riconoscimento di stato di calamità naturale - afferma Tiziano Tempestini, direttore di Confcomemrcio Pistoia e Prato - consentirebbe agli enti e alle istituzioni locali competenti di attivare immediatamente, sul territorio della Montagna pistoiese, forme straordinarie di salvaguardia e di incentivo a tutela del tessuto economico e produttivo montano quali sospensione e rinvio del pagamento delle imposte e dei tributi locali, congelamento e posticipazione delle rate dei mutui e delle esposizioni finanziarie. Misure che allevierebbero, anche se solo parzialmente, la situazione di grave crisi che stanno attraversando le imprese operanti in un territorio già pesantemente provato da un costante e progressivo impoverimento economico e sociale". 

A lanciare l'allarme è anche Rolando Galli, presidente del Consorzio turistico Apm: "La Montagna pistoiese è in ginocchio - dice -, sono oltre 2.000 gli addetti dei settori impianti sciistici, alberghiero ed extralberghiero, della ristorazione, del commercio e dei servizi coinvolti dalla mancanza di neve. Gli addetti agli impianti e alle piste stanno facendo quotidianamente miracoli per garantire l'apertura di qualche tracciato, ma la situazione è drammatica ed ormai la maggior parte della stagione invernale risulta compromessa".