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Mukki, polemica fra il presidente e il Comune

Il vicensindaco, Daniela Belliti, critica duramente Lorenzo Marchionni per aver espresso i propri dubbi alla stampa invece di parlarne con il sindaco

In questo modo, secondo Belliti, Marchionni avrebbe mancato al suo dovere di rappresentanza di tutti gli azionisti pubblici.

Il presidente Marchionni aveva affermato che la vendita da parte del Comune di Pistoia della propria parte azionaria, del 18%, e il conseguente possibile ingresso societario dei grandi marchi commerciali, avrebbe messo in seria difficoltà le stalle del Mugello e la rinomata filiera corta fiorentina.

La risposta del Comune non si è fatta attendere. Secondo il vicesindaco, la scelta di vendere il proprio pacchetto azionario è soltanto l'applicazione di una decisione che il consiglio comunale di Pistoia ha preso nel 2009, di procedere cioè alla vendita alla scadenza dei termini dell'accordo di programma. Un accordo di programma che prevedeva la totale dismissione progressiva, governata unitariamente da tutti i Comuni soci. Visto che l'impegno sottoscritto nell'accordo di programma è stato disatteso, ha argomentato il vicesindaco, il Comune di Pistoia ha deciso di agire da solo con l'emanazione dell'avviso pubblico su una manifestazione di interesse preliminare che scadrà il prossimo primo dicembre.

Una decisione, quella del Comune di Pistoia, che appare in tutta la sua importanza se si pensa che anche la Regione Toscana ha deciso di ritirare Fiditoscana dalla Centrale del latte e che anche per il Comune di Firenze il suo pacchetto azionario del 42% sembra non essere più strategico. 

La soluzione? E' la stessa vicesindaco a chiarire le due possibili opzioni: o un bando di gara in solitario o uno sostenuto da altri soci che potrebbe portare alla dismissione della maggioranza del pacchetto azionario e quindi l'avvio di una nuova discussione sugli assetti futuri.