Si chiama Integra ed è nato nel 2010. Da allora, la cooperativa-laboratorio è impegnata nel portare aiuto alle donne svantaggiate sul piano sociale ed economico.
Al momento il laboratorio dà impiego a dodici donne, sia italiane che straniere. I prodotti a chilometro zero realizzati al suo interno nascono da materiali di recupero donati da aziende e realtà locali. La stoffa non manca, a mancare sono le macchine per cucirla. Per comprarne di nuove Integra ha messo un annuncio sul sito di crowdfunding Eppela, ed il traguardo è stato velocemente raggiunto.
Non c'è, però, solo il cucito tra le attività della cooperativa, che promuove anche servizi di pulizia ed attività formative.
Il fondo in cui le donne di Integra lavorano è uno spazio di 140 mq, concesso in comodato d'uso dal Comune; le attività sono cominciate grazie a contributi di istituzioni private e dei cittadini. Inizialmente il progetto aveva coinvolto 16 donne, tutte scelte tra quelle che percepiscono un sussidio mensile dai Servizi sociali territoriali. In seguito alla formazione in laboratorio si è poi consolidato un gruppo di cinque, affiancato da formatrici volontarie. L'impresa è gestita dalle destinatarie stesse.
A dar vita al progetto sono state Cinzia, Fatima, Fouzia, Lucia, Manuela, Marinela, Roza, Patrizia, Valentine, Bridget e Laurena. Due di loro sono educatrici, le altre si dividono tra i turni di pulizia e il lavoro nel laboratorio di cucito.