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Industriali, il dibattito sulle fusioni va avanti

Dopo l'annuncio della fusione di Pistoia, Prato e Lucca, il vice presidente di Confindustria Toscana Andrea Cavicchi difende la scelta

Andrea Cavicchi

"Credo che la Confindustria abbia fatto un passo importante con la riforma Pesenti del 2014 e che quindi abbia delineato una riorganizzazione anche dei territori - spiega Andrea Cavicchi - Le regioni sono un elemento fondamentale a livello nazionale per Confindustria, quindi nella riforma Pesenti la posizione della Toscana è un passaggio importante". 

Sull'applicazione della riforma Pesenti, cioè la riorganizzazione in nuovi soggetti “aggregati” come quello che di cui è stata delineata la struttura tra Pistoia, Prato e Lucca, il vice presidente toscano interviene a margine di un incontro sull'innovazione e sulla competitività. 

"Ogni regione si sta organizzando in maniera indipendente- ha aggiunto Cavicchi - vediamo che l'Emilia Romagna sta lavorando sulle macro-aree come Bologna-Modena e Ferrara, mentre regioni come il Lazio, l'Umbria e il Molise e anche le Marche stanno andando in questa direzione su organizzazioni diverse". 

Al momento, per completare il quadro geografico dei processi in atto tra le diverse associazioni sul territorio, Firenze ha detto no all'aggregazione con Pisa. Scelta giustificata dal presidente Massimo Messeri con la necessità di procedere a un'unica organizzazione regionale.