Attualità

Impianti sportivi, l'intervento del Coni

Lettera aperta alla città del delegato pistoiese Gabriele Magni che lancia le sue idee sull'utilizzo degli spazi già esistenti

Inutile pensare a costruire nuovi spazi per fare sport. Le strutture ci sono già: perchè non utilizzarle? Può essere sintetizzata in questa domanda la  lettera del delegato provinciale del Coni Gabriele Magni che interviene sulla vicenda del futuro incerto che si prospetta per gli impianti sportivi a Pistoia. 

"Regolarmente sento tornare questa tornare alla ribalta - dice Magni - perché purtroppo mai è stata data soluzione definitiva". 

"Sarà fondamentale attingere dal censimento delle strutture sportive provinciali che il Coni sta ultimando con l’aiuto dell’architetto Margherita Paccavia - prosegue il delegato del COni - Questi dati non saranno un segreto, non ne sarò geloso, saranno condivisi con le amministrazioni per perseguire un fine comune di crescita".

Quindi l'elenco delle possibili strutture: "Il costruito è già molto, anche di proprietà privata: la palazzina Coop all’interno del parcheggio del supermercato, capannoni privati dismessi a Sant'Agostino e in altre zone, parte dell’ex ospedale del Ceppo, porzioni inutilizzate della caserma Marini, il piano interrato circolo Mcl, le strutture dell’area Permaflex, alcuni piani del «cubo nero» della Cassa di Risparmio sempre in Sant'Agostino, il seminario vescovile, ampie strutture all’interno di parrocchie (come l’Immacolata), la zona sportiva di Cireglio ma anche fuori comune, vedi l’enorme struttura polivalente di Cutigliano".

Insomma, una galassia di edifici che eviterebbero la soluzione, remota per gli oneri che comporterebbe, della costruzione di nuovi impianti. Anche in una simile eventualità, però, delle soluzioni ci sarebbero:"Cosa costruire? Oggi le tecnologie architettoniche e ingegneristiche mettono a disposizione strutture prefabbricate ben lontane dal parallelepipedo di cemento armato che è nell’immaginario collettivo, ci sono prefabbricati economici. Non occorre e non si deve più spendere 1 milione di euro per una palestra, bisogna ottimizzare, economizzare e sborsare 150/200mila euro per una struttura sportiva completa. Questo è possibile ed è una cifra alla portata di organizzate amministrazioni e di volenterosi investitori privati".