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Prende forma la super Asl della Toscana centrale

L’Azienda sanitaria dell’Area vasta centro dal 1 gennaio garantirà la salute di un milione e mezzo di abitanti di Pistoia, Prato, Firenze ed Empoli

A tracciare le linee guida Paolo Morello Marchese, il commissario del nuovo ente voluto dalla Regione per accorpare le 12 Asl toscane, riducendole a 3, una per l’Area vasta centro, le altre due per il Nord-Ovest (Massa, Lucca, Viareggio, Pisa e Livorno) e per il Sud-Est (Arezzo, Siena e Grosseto).

Il commissario ha aperto una due giorni di riflessione e studio per il personale dirigente delle 4 Asl che si concluderà il 17 ottobre al Ciocco in provincia di Lucca.

La riforma sta per cambiare il volto della sanità toscana dove le attuali Asl mettono in campo oltre 220 presidi territoriali, 13 presidi ospedalieri che, assicura il commissario, "tutti destinati a rimanere" e a cui va sommata l’offerta di 16 Case di cura convenzionate, il commissario ha detto: "Vogliamo che la futura Azienda sia qualcosa di più della somma delle singole parti che la compongono".

Somma che mostra un’Azienda di oltre 14.700 dipendenti, di cui oltre 2.700 tra medici, veterinari e dirigenti sanitari e oltre 7.000 tra infermieri, operatori sanitari e tecnici. E tuttavia un’azienda in cui la spesa per il personale copre solo il 33% del bilancio che è di oltre 3 miliardi all’anno.

Sempre per restare sul piano numerico un’Azienda, quella della Toscana centrale, che ogni giorno, in media, accoglie nei propri pronto soccorso 1.041 persone, ne ricovera 358 e ne sottopone a intervento chirurgico 225. I pazienti che accedono per un day hospital sono ogni giorno 301, 131 quelli che vengono assistiti a domicilio da un infermiere, 1.057 le chiamate al 118. Ancora: nei cui ambulatori ogni giorno si erogano 72.635 prestazioni, 6.165 prelievi di sangue, 13.110 prenotazione o disdette al Cup. E i bambini che nascono nelle maternità sono 30.

Per trasformare questo immenso patrimonio e, soprattutto, valorizzare le grandi competenze che lo rendono possibile, lo staff del commissario, nominato dalla Regione a luglio, in questi primi 3 mesi ha trascorso 34 dei 66 giorni lavorativi nelle sedi “decentrate” per incontrare quasi 700 fra professionisti, rappresentanti sindacali dei lavoratori e amministratori locali, avviando le prime fasi del confronto.