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Addio Mukki, fusione al latte con Torino

Firmato l'atto con cui la Centrale del Latte d'Italia incorpora la Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno. Addio al 18 per cento delle quote

La centrale del latte di Torino ingloba la centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno attraverso la fusione per incorporazione. 

L'atto avrà efficacia dal 30 Settembre: " L'obiettivo è la creazione di un polo interregionale specializzato nella produzione e nella commercializzazione di prodotti lattiero-caseari che aggreghi realtà e marchi a livello locale, accomunati da valori essenziali quali la qualità, la sicurezza, la territorialità". 

Ulteriore traguardo è il prosieguo delle relazioni con la filiera zootecnica delle regioni interessate, dando vita al terzo polo lattiero-caseario in Italia che assumerà la denominazione di Centrale del latte d'Italia Spa (Cli).

La centrale avrà il 100 per cento delle quote di Mukki, le cui azioni sono state conferite sempre oggi in una nuova società, Centrale del latte della Toscana, che avrà sede operativa a Firenze e nascerà ufficialmente dopo il 30 Settembre. 

Al contempo è stato deciso, al momento della fusione, di aumentare il capitale sociale da 20,6 milioni a 28,84 milioni di euro con immissione di quattro milioni di nuove azioni al valore nominale di 2,06 ciascuna. 

Per perfezionare l'intesa il consiglio d'amministrazione della società della centrale del latte verrà ampliato da undici a quattordici membri con l'ingresso degli avvocati Renato Giallombardo e Lorenzo Marchionni e dell'avvocatessa Laura Mataresassi, oltre che dell'economista e presidente di Fidi Toscana Lorenzo Petretto.

Per Pistoia la fusione di Mukki con Torino significa dire addio al 18 per cento delle azioni detenute in società. Quote che l'amministrazione Bertinelli non ha mai nascosto di non ritenere strategiche. Il loro valore, stimato in circa 4 milioni di euro, verrà convertito in soldi freschi per gli investimenti di Palazzo di Giano.