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Clienti delle prostitute: multe made in Pistoia

L'onorevole Caterina Bini ha presentato un disegno di legge per punire chi compra le prestazioni sessuali: "L'obiettivo è colpire il cliente"

Punire i clienti delle prostitute con multe da 2.500 a 10mila euro e carcere fino a un anno in caso di recidiva.

E' questa la proposta contenuta nel disegno di legge presentata dall'onorevole Caterina Bini alla Camera. "Il contenuto e' molto semplice - spiega Bini - E' una proposta di un solo articolo ed è una modifica alla legge Merlin che è quella attualmente in vigore che punisce lo sfruttamento della prostituzione ma non la prostituzione in quanto tale. L'obiettivo e' colpire il cliente. E' il modello già adottato dai Paesi nordici". 

La deputata del Pd spiega che "c'e' una risoluzione approvata dal Parlamento europeo che invita tutti i Paesi membri ad andare in questa direzione perché è stato visto che riducendo la domanda c'è una riduzione importantissima dell'offerta. Si parla addirittura di una drastica riduzione dell'80 per cento". 

"Si parte dal presupposto - conclude l'onorevole Bini - Che la donna, che sia in strada o in casa, è una vittima e che quindi non può pagare un prezzo. Invece il cliente, colui che usufruisce della prostituzione, deve essere punito".

Alla discussione del disegno di legge alla Camera del Parlamento erano presenti anche una cinquantina di scout pistoiesi Agesci che sul tema della lotta alla prostituzione e allo sfruttamento sessuale delle donne sono impegnati da tempo, e che anche per la definizione di questo disegno di legge hanno fornito un grosso contributo. 

A guidarli, con al collo il fazzolettone riservato ai capi, il sostituto procuratore Claudio Curreli. Insieme a loro anche Giovanni Ramonda, presidente della Comunità papa Giovanni XXIII, quella fondata a Rimini da don Oreste Benzi e da sempre impegnata nella lotta allo sfruttamento sessuale.