Ognuna delle dieci città ha messo in campo progetti e risorse, puntando sulle proprie caratteristiche e sulle proprie ricchezze. Pistoia, per esempio, ha in ponte investimenti concentrati sulla riqualificazione urbana: i 76.000 mq dell’antico ospedale del Ceppo, le mura urbane, i percorsi ciclopedonali nel centro storico, lo sviluppo di Palazzo Fabroni, museo dell’arte moderna e contemporanea. Senza contare gli eventi come la mostra su Marino Marini, il Blues e i Dialoghi sull'uomo.
Lo stesso hanno fatto Pisa, Como, Mantova, Aquileia, Parma, Ercolano, Taranto, Spoleto e Terni, cioè le altre città candidate al titolo di Capitale della cultura italiana 2016.
L'attesa si fa trepidante, visto che oltre alla gloria del titolo, in palio c'è anche un milione di euro finanziato dal Ministero dei beni culturali e l'esclusione delle risorse investite nella realizzazione del progetto dal vincolo del patto di stabilità. I dossier sono sotto esame ormai da tempo e il momento della decisione della giuria presieduta da Marco Cammelli è arrivato.
Il responso è atteso per il pomeriggio di oggi, martedì 27 ottobre. Il nome della città vincitrice sarà consegnato direttamente nelle mani del ministro Dario Franceschini al quale spetterà il compito di annunciarlo.