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Capitale della cultura, comunque una vittoria

Dopo la scelta di Mantova da parte della commissione, Pistoia resta in lizza per il 2017 e guarda alla realizzazione dei progetti in ponte

Samuele Bertinelli

Un po' di delusione c'è, ma è quella che caratterizza tutte le competizioni sane. Se la gara, poi, è tra città che si sfidano a colpi di progetti culturali e opere d'arte, allora la sfida è ancora più appassionante. 

Il giorno dopo il responso della commissione che ha scelto Mantova come Capitale italiana della cultura 2016, a Pistoia non si incrociano comunque le braccia. 

"Prima di tutto è bene sottolineare che non è finita qui: a dicembre sarà decretata la Capitale della cultura per il 2017, da scegliere tra le altre nove città rimaste nella rosa di quelle che hanno passato la selezione", spiega il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli

Poi c'è l'altro aspetto, quello dei progetti inseriti nel dossier che è stato consegnato al momento della candidatura di Pistoia. Progetti che, a quanto pare, non finiranno dentro un cassetto: "Saranno realizzati tutti con fondi provenienti dal territorio - prosegue Bertinelli - la partecipazione a questa selezione ha innescato un processo virtuoso che deve essere portato avanti. Ricordiamoci che partecipiamo al Piano strategico della cultura, a livello nazionale e che abbiamo aperto un canale diretto con il Ministero dei beni culturali". 

Insomma, i progetti di riqualificazione urbana inseriti nel dossier vedranno la luce, da quello che riguarda i 76.000 metri quadri dell’antico Ospedale del Ceppo, alle mura urbane, ai percorsiciclopedonali immersi nel verde del centro storico, fino a Palazzo Fabroni, solo per citarne alcuni. 

"Ricordo anche - precisa il sindaco - che a Pistoia si investe in cultura più del doppio rispetto alla media nazionale: si parla di circa il 5,6% del bilancio".