"I tre casi di incidenti gravi con l'uso di trattori che si sono verificati negli ultimi tempi - spiega Stefano Cantini, direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asl 3 - sono ascrivibili a situazioni non lavorative ma piuttosto ad attività hobbistiche o comunque svolte da parte di privati, statisticamente non molto giovani ed in situazioni di terreni di forte pendenza o irregolari e comunque - aggiunge - benché le norme di salvaguardia siano particolarmente vigilate e controllate nei casi di lavoro dipendente, anche gli hobbisti ed i privati debbono osservare precisi requisiti di sicurezza".
Per Andrea Innocenti, responsabile della struttura di Igiene e salute luoghi di lavoro, "dando per scontati gli inviti alla prudenza, l'unico modo per non morire schiacciati è mettere a norma il trattore con rollbar e cintura di sicurezza, in base alle linee guida Ispesl". Innocenti ricorda, inoltre, "che anche chiunque venda trattori e attrezzature agricole (anche privati) deve assicurarsi che siano a norma di legge, ossia adeguati a quanto indicato sempre nelle linee guida Ispesl".