La persona arrestata risulta ancora residente a Napoli, ma da qualche tempo lavorava in una piccola officina metalmeccanica collegata alla Breda.
Gli episodi per i quali è stato condannato risalgono al 2010 e si sono svolti a Saviano, in provincia di Napoli. L'uomo faceva parte di un gruppo di persone, alcune delle quali sono risultate affiliate al clan camorristico Russo, dedito ad estorsioni finalizzate al pagamento del 'pizzo' da parte dei commercianti della zona. La persona arrestata, in particolare, è stata condannata per aver preteso, con minacce di morte e violenze, pagamenti superiori a 5.000 euro da parte di un esercente che alla fine, per sfuggire alle minacce e alle prevaricazioni, aveva dovuto chiudere l'attività. Quando la vittima aveva provato ad aprirne una nuova, in questo caso una sala giochi, era stato nuovamente costretto a pagare grosse somme di denaro e a comprare i videogiochi da una ditta imposta dal clan camorristico. Portato allo stremo da questa violenza continuata, l'uomo ha trovato alla fine la forza di denunciare alle forze dell'ordine l'incubo che stava vivendo.