Con le stesse accuse sono indagati anche sei professionisti.
Le indagini, avviate all'inizio del 2014 dalla Guardia di finanza di Prato e aventi ad oggetto presunte condotte illecite di Stefan, hanno portato oggi anche a perquisizioni nelle province di Prato, Firenze, Bologna e Pistoia.
Il lavoro della Fiamme Gialle avrebbe portato alla luce l'esistenza di un sodalizio criminale, composto da imprenditori e professionisti locali, che avrebbe procurato al marchio Stefan uno stato passivo di oltre 150 milioni di euro attraverso la spoliazione dei beni aziendali, la distrazione di ingenti liquidità di cassa e la correlata falsificazione dei bilanci. Parallelamente a questo le Fiamme Gialle hanno avviato anche verifiche fiscali nei confronti delle società coinvolte che avrebbero portato alla rilevazione di violazioni tributarie e previdenziali per oltre 33 milioni di euro.