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La nevrosi da telefonino va in scena a teatro

Si intitola "Like" lo spettacolo che apre la rassegna promossa dal Cesvot con 11 appuntamenti itineranti a ingresso libero e su prenotazione

La nevrosi da telefonino va in scena a teatro. Si intitola Like lo spettacolo di Stefano Santomauro che apre la rassegna Riprendiamoci la scena promossa dal Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana) con 11 appuntamenti itineranti a ingresso libero e su prenotazione obbligatoria da effettuare tramite email a info@ilmoderno.it 

Si parte venerdì 25 Giugno da Agliana, in piazza Gramsci alle 21,30, poi la rassegna si sposterà via via nelle città dove hanno sede le delegazioni territoriali di Cesvot, realtà che associa 34 enti regionali, fornendo servizi di consulenza, formazione, promozione, comunicazione, documentazione e logistica.

Fresco vincitore del Premio della Critica al Festival Nazionale della Comicità di Modena, Stefano Santomauro viviseziona una delle nevrosi dei nostri giorni, lo smartphone. Gli studiosi della Columbus University calcolano che arriviamo a toccare il nostro telefono 400 volte nell’arco della giornata. Da qui a sentire squillare il cellulare anche quando non lo fa, entrare nel panico se non si ha rete, svegliarsi la notte e controllare se sono arrivate notifiche, il passo è brevissimo.

Questi e altri spunti che Stefano Santomauro e Francesco Niccolini (autore, regia di Daniela Morozzi) hanno sviscerato e attraversato per poterli servire in un monologo esilarante e cinico allo stesso momento. Like è uno spettacolo che non lascia indifferenti e che approda ad Agliana dopo avere incantato oltre 20.000 spettatori, con decine di sold-out.

Lo spettacolo è inserito nel programma di Giugno Aglianese promosso dal Comune di Agliana. La rassegna Riprendiamoci la scena è curata dall’associazione culturale Lo Stanzone delle Apparizioni, con la direzione artistica di Matteo Marsan e Daniela Morozzi, che presenterà tutte le serate.

Riprendiamoci la scena vuole essere un segnale di rinascita, un modo per ricominciare da ciò che di più prezioso abbiamo: la nostra arte, la nostra cultura e la sensibilità che in tal senso dimostrano molte amministrazioni locali toscane – spiega Silvia Bini, presidente della delegazione Cesvot di Pistoia - dopo un anno e mezzo di sospensione delle iniziative pubbliche che da sempre hanno rappresentato una parte importante delle attività di Cesvot, affidiamo alla cultura il compito di aiutarci a tornare sui territori. Con questa iniziativa abbracciamo idealmente e concretamente il mondo dello spettacolo che tanto ha sofferto in questo periodo di pandemia e dedichiamo questa rassegna alle volontarie, ai volontari, alle comunità locali”.