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Finisce in Prefettura lo scontro sul banchetto

L'Anpi provinciale ha presentato un esposto al Prefetto per denunciare il comportamento del sindaco Mangoni: "Non conosce la Costituzione"

L'Anpi Provinciale di Pistoia ha presentato una lettera-esposto al Prefetto di Pistoia, per segnalargli una "grave inosservanza dei principi di libertà di espressione, associazione e manifestazione previsti dalla nostra Costituzione", di cui si sarebbe reso responsabile il sindaco di Agliana Giacomo Mangoni.

La guerra tra l'attuale sindaco e l'ex-sindaco di Agliana Eleanna Ciampolini per il banchetto per il "No" al referendum (vedi articolo collegato) continua ad avere strascichi e coinvolge l'associazione nazionale partigiani italiani, per mezzo del suo presidente provinciale pistoiese Aldo Bartoli.

L'Anpi infatti (del quale fa parte, come vice-presidente, Eleanna Ciampolini, ndr), di fronte al divieto ("incomprensibile e unico sul territorio provinciale") di poter allestire un banchetto per il "no" al referendum durante il "Giugno Aglianese", ha "sollecitato il Prefetto a verificare se il divieto messo in atto dal sindaco di Agliana costituisce una chiara violazione dei diritti di libertà (espressione, associazione e manifestazione) previsti nella prima parte della nostra Costituzione, diritti da cui deriva il referendum, un fondamentale strumento di democrazia diretta, attraverso il quale i cittadini possono esercitare, senza deleghe, né rappresentanze, la sovranità popolare".

Nella sua lettera-esposto al Prefetto di Pistoia Angelo Ciuni, l'Anpi definisce la scelta di Mangoni di opporsi alla concessione di uno spazio molto frequentato, quale quello di Piazza Gramsci durante il Giugno Aglianese, come un "momentaneo smarrimento dei principi condivisi contenuti nella Costituzione, facendo prevalere interessi di parte".