Il sospetto era sorto per il fatto che, solo in un anno, erano state assunte decine di giovani cameriere, per la maggior parte dell'est europeo. Dalle dichiarazioni di molte donne è emersa una differenza profonda fra ciò che prevedeva il contratto di assunzione e il lavoro realmente svolto.
Le cameriere infatti erano impiegate prevalentemente in qualità di ballerine, per di più con orari di lavoro superiori rispetto a quelli previsti e senza la corresponsione di contributi previdenziali e di maggiorazioni per il lavoro straordinario e notturno.
Al termine dell'operazione sono state constatate violazioni in materia di imposte dirette e sanzioni per le ritenute non operate e non versate per oltre 14.000 euro e omessi versamenti di contributi per circa 38.000 euro. Al locale sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 23.000 euro.