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Attualità domenica 03 settembre 2023 ore 18:50

Guerra del latte, allevatori in perdita ma prezzi sugli scaffali alle stelle

Il costo per i consumatori continua ad aumentare mentre per i produttori toscani la redditività in termini di introiti economici è minima



TOSCANA — "Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte". Il ritornello della celebre canzone di Morandi parla di un acquisto che oggi come oggi pesa in maniera considerevole sulle tasche.

Infatti, il prezzo del latte pagato agli allevatori va giù ma quello che i consumatori pagano per un litro di latte va su. In un anno il prezzo sugli scaffali della grande distribuzione, considerando lo scontrino medio di acquisto a giugno (ultimo dato disponibile), è aumentato del 6,7% per il latte intero di alta qualità (da 1,79 a 1,91), del 9,5% per il latte fresco (da 1,88 a 2,06) e dell’11% per il latte scremato a lunga conservazione (da 1,06 a 1,2) secondo l’Osservatorio dei Prezzi del Ministero delle Imprese e de Made in Italy. 

Prezzo che ha raggiunto, alla cassa, anche i 2,26 euro alla fine di Agosto. Situazione diametralmente opposta nelle stalle dove torna a montare la preoccupazione per il futuro e dove l’esplosione dei costi di produzione, dai mangimi all’energia fino al gasolio hanno azzerato i già risicati margini di redditività. Il nuovo attacco frontale alla GDO e ai trasformatori porta ancora la firma di Coldiretti Toscana pronta a chiamare in causa la legge sulle pratiche sleali a tutela degli allevatori e dei consumatori segnalando le anomalie all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf) del Ministero dell’agricoltura e della sovranità Alimentare.

Dall’inizio dell’anno, fatture alla mano, il prezzo pagato agli allevatori è passato da 60 centesimi di gennaio agli attuali 50/51 (-15%). Un crollo terribile, un colpo durissimo per il settore, che rischia seriamente di far saltare il banco e di accelerare la lenta agonia della zootecnia da latte toscana che ha già perso per strada, in un decennio, una stalla su tre ed oltre 4 mila capi. “Il prezzo riconosciuto agli allevatori è diminuito di 8-9 centesimi rispetto a Gennaio mentre quello di un litro di latte è cresciuto. L’ultima fattura pagata agli allevatori riporta circa 51 centesimi al litro. Nelle scorse ore abbiamo acquistato un litro di latte di alta qualità: costo 2,26 euro. Parliamo di una differenza di quasi 5 volte. – spiega semore Coldiretti Toscana – Il risultato è che gli allevatori stanno lavorando in perdita ed i cittadini pagano di più il latte. Tutti i sacrifici ricadono sempre sugli anelli più deboli: chi produce e chi consuma. Di questo passo sempre più allevamenti alzeranno bandiera bianca e sempre più famiglie saranno costrette a rinunciare alla tazza di latte a colazione”. Coldiretti, quindi, pretende che agli allevatori sia riconosciuto un giusto compenso che tenga conto dei costi di produzione. 


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