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Attualità lunedì 06 novembre 2023 ore 09:40

Vivaismo piegato dall'alluvione, corsa per salvare le piante

Gravi i danni del maltempo ad uno dei settori economici più importanti della Toscana. Donne e uomini con i piedi nel fango per ripartire



PROVINCIA DI PISTOIA — “Come in altre occasioni ci rialzeremo. Abbiamo già iniziato, cercando di salvare più piante possibili. Ce la mettiamo tutta, e ribadiamo il consiglio alle nostre aziende vivaistiche e non: documentare e continuare a segnalare ai nostri tecnici i danni subiti-. Così Coldiretti Pistoia, in seguito all'alluvione con danni soprattutto a Quarrata, Casalguidi, Montale, Agliana e Pistoia-. Donne e uomini delle nostre imprese sono da 60 ore con i piedi nel fango e gli occhi al cielo e occorrerà continuare così per i prossimi giorni”.

Coldiretti continua il monitoraggio delle conseguenze del maltempo che ha colpito anche la provincia di Pistoia, consapevole che i danni saranno quantificabili alle piante solo tra qualche settimana.

Sono centinaia le aziende agricole impegnate per limitare le conseguenze, in pianura (essenzialmente vivai); in collina con microsmottamenti che hanno ridisegnato la ‘morfologia’ di un agriturismo (ma non sono mancate frane vere e proprie); ed in altura, dove nelle ultime 24 ore le precipitazioni sono state più copiose, con erosione di campi seminati a patate ed erba medica, piante abbattute dal vento. Il forte vento ha tra l’altro spalancato l’ingresso di un caseificio della rete Campagna Amica di Spignana, facendo ‘crepare’ anche il doppio vetro della porta. In queste ore, la stazione di rilevazione di Croce dell’Arcana ha registrato raffiche di vento anche sopra a 200 chilometri orari.

In pianura, tra l’acqua e il fango presente e il timore che ci possano essere altri cedimenti nel reticolo dei canali, si prosegue a rialzare le piante e a ripulire le strutture dal fango. Tra gli alberi che più patiscono e rischiano di morire i cipressi.

A livello nazionale, specifica Coldiretti, è stato l’ottobre piu’ bollente di sempre. Su un territorio più fragile si sono abbattuti fino ad ora nel solo mese di novembre ben 90 eventi estremi tra trombe d’aria, bufere di vento e bombe d’acqua concentrate soprattutto proprio nel centro Italia secondo il monitoraggio della Coldiretti su dati Eswd (European Sever Weather Database.


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