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Cronaca sabato 01 dicembre 2018 ore 00:27

Rubati 1400 cipressi da un vivaio

Gli arbusti sono stati portati via nella notte da un vivaio. Le piante sono state estirpate da recenti rinvasi, per essere ripiantate altrove



PISTOIA — Il furto è avvenuto in una zona del vivaio di non facile accesso (i ladri hanno dovuto percorrere ben 300 metri a piedi prima di arrivare ai mezzi di trasporto).

E' il terzo furto in pochi mesi nella stessa azienda, che si unisce ai tanti altri denunciati dai vivaisti pistoiesi. 

“Delinquenti sempre più temerari e imprenditori agricoli sempre più disperati –spiega Coldiretti Pistoia-. Una conferma di come la piana del florovivaismo ornamentale possa essere paragonata ad un bancomat dove si prelevano piante a piacimento, senza che i ladri temano conseguenze”.

“Nonostante le precazioni e gli accorgimenti i delinquenti agiscono sostanzialmente indisturbati –continua Coldiretti Pistoia-. I ladri nei vivai e nelle altre aziende agricole, non si limitano a prelevare le produzioni agricole, ma anche attrezzature e mezzi agricoli oltre a danneggiare serre e infrastrutture”. Al danno emergente, si deve aggiungere il lucro cessante: una pianta, rimanendo in produzione per un ulteriore anno, può raddoppiare il valore di mercato. Inoltre, la non disponibilità della pianta rubata può compromettere il perfezionamento di compravendite già programmate.

“Da tempo collaboriamo con Prefettura e Forze dell’Ordine per trovare soluzioni efficaci, che riducano a livelli fisiologici il fenomeno, l’imperativo è coordinarsi con tutti i soggetti: istituzioni, associazioni e aziende –spiega Coldiretti Pistoia-. Occorrerebbe aumentare il controllo del territorio sia con maggiore presenze delle forze dell’ordine, sia con una rete di telecamere collegate in rete, che siano elementi di dissuasione preventiva e supporto alle indagini in caso di furto. Abbiamo costanti e proficui contatti con il Prefetto di Pistoia, la dottoressa Emilia Zarrilli, che abbiamo invitato nei nostri vivai, perché verifichi la complessa strutturazione di una delle zone più belle e ricche d’Italia, e della necessità di trovare il modo di preservare questo patrimonio. Servono –conclude Coldiretti- soluzioni concrete per evitare che aumenti ulteriormente l’esasperazione degli imprenditori agricoli, sempre più frustrati dal timore dei furti per cui non vedono soluzioni, e che sono sempre alle prese con le difficoltà della crisi economica che ci accompagna da anni”.


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