Finti tecnici dell'acquedotto truffano due anziane

Hanno spruzzato spry urticante sulla faccia di una delle vittima per farsi aprire la cassaforte, via mille euro. L'appello delle forze dell'ordine

PISTOIA — Due uomini di nazionalità italiana con finti cartellini di riconoscimento e giubbotti catarifrangenti, si sono spacciati per operai dell’acquedotto riuscendo così ad introdursi in due abitazioni dove vivono due anziane cognate.

Il primo dei malviventi, dopo che la vittima l’aveva fatto entrare in casa, ha spruzzato del liquido urticante sulla sua faccia e approfittando dello stato di choc dell'anziana si è fatto consegnare le chiavi di un cassaforte da cui ha preso 1500 euro ed è fuggito. La donna è riuscita a uscire dall’abitazione e a recarsi per chiedere aiuto presso l’abitazione della cognata di 87 anni, distante qualche centinaio di metri, la quale era purtroppo alle prese con il secondo truffatore. Quest’ultimo si è fatto aprire una cassaforte da cui portato via circa 500 euro, dandosi a sua volta alla fuga.
Nessuna delle due donne ha riportato lesioni ed entrambe sono state visitate da personale medico del 118 intervenuto sul posto.

Il fenomeno criminoso delle truffe alle persone anziane da parte di finti addetti di società di servizi ha avuto nell’ultima settimana un sensibile incremento. Le forze dell'ordine ribadiscono ai cittadini anziani le norme di buon senso più razionali ed intuitive, per la prevenzione di questa particolare ed odiosa tipologia di reato. Non vi sono nella norma, interventi di iniziativa nelle abitazioni da parte di addetti ai servizi di pubblica utilità, se non richiesti dagli utenti stessi per guasti e segnalazioni di vario tipo. Qualora le società di servizi (acquedotto, gas, energia elettrica) debbano effettuare interventi per guasti o manutenzioni non segnalate dall’utente, i cittadini vengono informati preventivamente.

E’ bene non aprire a sconosciuti specie se si è soli in casa ed è importante inoltre che i cittadini comunichino alle forze di polizia la presenza di sconosciuti, che senza apparenti valide giustificazioni si attardino nelle vicinanze delle abitazioni, non per alimentare la cultura del sospetto ma semplicemente al fine di prevenire situazioni di potenziale pericolo.

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