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Politica giovedì 03 dicembre 2015 ore 17:35

Bilancio, Bardelli attacca sull'uso delle risorse

Elena Bardelli

In una nota la consigliera comunale di Serravalle Pistoiese sostiene la necessità di utilizzare l'avanzo per abbattere le tasse



SERRAVALLE PISTOIESE — Il bilancio è stato approvato a maggioranza durante il Consiglio Comunale del 30 novembre. L'assessore comunale di Serravalle Pistoiese Daniele Fedi è intervenuto spiegando che per l'assestamento è stata necessaria solo una lieve variazione. 

Proprio in risposta alle dichiarazioni di Fedi, interviene la nota della consigliera di Fdi An Elena Bardelli. 

"L'assessore Fedi torna a vantarsi del proprio operato in fase di assestamento di bilancio - si legge nella nota - le risorse per coprire le nuove esigenze non intaccheranno l’avanzo di amministrazione, poiché verrà utilizzata solo una piccola parte di avanzo vincolato, pari a 33.762 euro, dei quali 8.208 andranno sulla parte corrente mentre 25.554 andranno sulla parte investimenti".

"Francamente non capiamo proprio dove stia il motivo del vanto - sostiene Bardelli - semmai rileviamo l'opportunità di tacere. Il Comune di Serravalle Pistoiese ha chiuso l'esercizio finanziario 2014 con un avanzo di amministrazione che dopo il riaccertamento straordinario dei residui ammontava a circa 3.270.000 euro, di cui 1.189.000 applicati al bilancio preventivo 2015 sulla parte investimenti. Adesso applicherà una somma irrisoria, lasciando intatta la somma libera da vincoli, ma nonostante tutto ciò in sede di bilancio di previsione fu respinta la proposta della sottoscritta di utilizzare la parte di avanzo applicabile alla parte corrente (più di 300.000 euro) per abbattere le tasse comunali e le tariffe di accesso ai servizi individuali". 

"Ricordiamo all'Assessore Fedi che l'ente comunale non è un'azienda che mira al profitto e all'utile. Le risorse dell'avanzo di amministrazione non sono di proprietà della Giunta, ma sono costituite dai soldi versati nelle casse del Comune dai contribuenti, i quali hanno tutto il diritto di esigere che tornino loro indietro sotto forma di tasse e tariffe più eque e di servizi alla persona più efficienti e accessibili".

"Con l'occasione - conclude la nota - invitiamo lo stesso assessore a non nascondersi continuamente dietro la scusa dell'impraticabilità tecnica delle nostre proposte per rigettarle, ma ad avere il coraggio di ammettere le proprie scelte politiche e i principi a cui si ispirano. Tutto dipende dalla priorità che gli amministratori si danno: andare incontro alle esigenze dei cittadini oppure perseguire gli interessi dell'Ente".


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