Attualità mercoledì 11 novembre 2015 ore 11:57
San Bartolomeo, il perché di una festa
E' una delle celebrazioni che più caratterizzano Pistoia nel panorama regionale e nazionale. Un convegno per conoscerne le origini
PISTOIA — Si chiama Perché si ungono i bambini a Pistoia? La festa di San Bartolomeo il convegno che giovedì 12 novembre alle 16 si terrà nella biblioteca Forteguerriana.
Relatore, lo storico Claudio Rosati. L’evento fa parte del ciclo La Forteguerriana racconta Pistoia. Durante il convegno, che precede la pubblicazione di un saggio sul tema, saranno spiegate le radici della pratica, presente in questa forma solo a Pistoia, e le ragioni della sua lunga permanenza. La celebrazione risale al XV secolo, quando la comunità benedettina di San Bartolomeo fu sostituita dai Canonici regolari lateranensi, che diffusero un rito di origine umbra subito accolto dai pistoiesi.
Partendo dalla storia dell'unzione rituale dei bambini, Rosati spiegherà come, da oltre cinque secoli, la festa di San Bartolomeo riesca a sopravvivere alle trasformazioni della storia, mentre altre ricorrenze religiose ugualmente importanti sono cadute in disuso nel corso del tempo. L’antica festa di San Bartolomeo, venerato come protettore dei bambini, è molto amata dai pistoiesi. Ogni anno, il 24 agosto, migliaia di persone raggiungono la chiesa di San Bartolomeo dove, nel corso dell’intera giornata, si svolgono celebrazioni liturgiche e benedizioni in onore del santo.
Dopo il convegno è in programma una visita guidata al centro storico, dal loggiato della biblioteca al Museo Civico.
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