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Attualità martedì 15 novembre 2016 ore 10:18

Meno incidenti, ma più gravi e con più vittime

I dati sugli incidenti stradali sul territorio provinciale sono in contro-tendenza rispetto alla media regionale



PISTOIA — Un dato in contro-tendenza che fa male.

Sulle strade pistoiesi, in tutto il 2015, gli incidenti stradali sono aumentati rispetto all'anno precedente, in contro-tendenza rispetto alle stime regionali dove, invece, si registra un calo dei sinistri.

I dati del Sirss, Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale, mostrano anche come nella solo città (Pistoia Comune per intendersi) gli incidenti invece sono meno numerosi, ma più gravi: nei Comuni capoluogo toscani è in aumento il numero delle vittime (+7 per cento rispetto al 2014), nonostante una diminuzione del 3,6 per cento degli incidenti. 

Questa tendenza è confermata anche a livello nazionale, dove il numero di morti nelle aree urbane dei grandi Comuni aumenta dell'8,6 per cento.

Tipo di incidente. Quello più frequente è lo scontro frontale-laterale tra veicoli in marcia, seguito dal tamponamento. Quelli che causano più vittime però, sono l'investimento di pedone e la fuoriuscita di corsia o carreggiata.

Cause degli incidenti.  Tra i comportamenti sbagliati che causano incidenti, i più frequenti sono il mancato rispetto della segnaletica, della precedenza, guida distratta e velocità troppo elevata. Proprio guida distratta e velocità sono le cause principali della maggior parte degli incidenti mortali.

Le vittime. Sono soprattutto maschi (78 per cento). La maggior parte delle vittime sono inoltre classificate come utenti vulnerabili, cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote. Costituiscono il 61 per cento dei morti per incidente stradale in Toscana nel 2015. La percentuale nazionale è invece del 50 per cento. Nei casi in cui l'investimento di un pedone porta alla morte, le vittime sono soprattutto anziani: nel 2015 il 64 per cento aveva più di 70 anni. In aumento anche i casi di incidenti mortali che riguardano ciclisti (+27 per cento), mentre calano le vittime tra i conducenti e passeggeri di ciclomotori (-27,3 per cento), moto (-3,2 per cento) e auto (-7 per cento).

Giovani. Altro dato di rilevanza sociale è quello che riguarda i giovani: le ore notturne sono quelle a maggior rischio per le fasce di età comprese tra i 15 e i 24 anni, infatti oltre la metà dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni morti in incidenti stradali nel 2015 sono deceduti in incidenti notturni. 


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