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Cultura venerdì 04 dicembre 2015 ore 15:55

Omaggio all'arte di Pietro Bugiani

Taglio del nastro per l'esposizione in palazzo Sozzifanti che propone una vasta raccolta di opere del pittore e scultore pistoiese



PISTOIA — Le opere di uno dei più significativi e apprezzati artisti pistoiesi del secolo scorso raccolte in una prestigiosa mostra in Palazzo Sozzifanti. Si chiama Pietro Bugiani. Il colore del tempo l'esposizione che propone una vasta raccolta di opere acquisite nel corso degli anni dalla Fondazione Caript. 

Il percorso è diviso in tre sezioni e raccoglie oli, affreschi, dipinti, incisioni, disegni e sculture. L'idea di organizzare la mostra nasce dal recupero dei cartoni preparatori risalenti agli anni '30, di grandi dimensioni e di alta qualità. Per molti anni sono stati conservati dallo Bugiani, scomparso nel 1992, arrotolati in una cassapanca. Ora sono affiancati all'affresco L’adorazione dei pastori conservato nella chiesa di San Domenico a Pistoia.

“L’attenzione e l’interesse che abbiamo dedicato nel corso degli anni all’opera di Pietro Bugiani - spiega Roberto Cadonici, consigliere della Fondazione che ha organizzato la mostra - è frutto di una convinzione profonda. Lo testimoniano numero e qualità delle sue opere che arricchiscono la nostra collezione, decisamente superiori rispetto alla parte maggiore degli artisti rappresentati. Nel caso di Bugiani, al contrario, abbiamo raccolto molto di più, quasi tutto quello che è stato possibile”.

La ragione è che "si tratta forse dell'artista pistoiese più completo insieme a Marino Marini", aggiunge Edoardo Salvi, che insieme a Cadonici ha curato la mostra. 

“Più passa il tempo – aggiunge il presidente della Fondazione Caript Ivano Paci – più Pietro Bugiani si rivela un pittore destinato a durare. L'ho conosciuto. Era un tipo all'apparenza burbero, ma quando parlava di arte gli si illuminavano gli occhi”.

In mostra, oltre alle opere che più hanno caratterizzato la sua produzione, come i tipici paesaggi delle valli della Bure, ritratti e scene sacre, sono presenti anche disegni, incisioni e perfino il suo taccuino di lavoro.

L'esposizione resterà aperta fino al 31 gennaio 2016.


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