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Attualità lunedì 18 aprile 2016 ore 15:00

La chiesa dismessa torna a splendere

Dovrebbero partire in estate i lavori di ristrutturazione di San Jacopo in Castellare piccolo complesso nascosto tra le vie del centro



PISTOIA — A due passi dal Duomo, ma quasi invisibile agli occhi. La chiesa di san Jacopo in Castellare si trova nello sdrucciolo omonimo, che da via del Carmine porta in piazzetta Scuole Normali.

Si suppone che la chiesa, chiamata popolarmente San Jacopino, risalga all´XI secolo, anche se la prima attestazione è datata 1131. È detta in Castellare perché edificata in una zona sopraelevata all’interno della prima cerchia di mura, sulla quale nel X secolo era stato eretto un fortilizio. La chiesa non svolge più alcuna funzione religiosa dal 1784, quando fu trasformata in un lanificio.

In vista degli eventi che porteranno Pistoia a essere città della cultura 2017, l'amministrazione ha indetto un bando per assegnare i lavori di restauro della chiesa la cui data di partenza è prevista per giugno. 

Il progetto è stato curato dallo studio Gurrieri e prevede il recupero del complesso monumentale attraverso opere di restauro e ristrutturazione che consentiranno di accedere all’edificio da più punti, garantendone la piena fruibilità. I lavori permetteranno di raggiungere dalla piazzetta delle Scuole Normali la ex aula della chiesa di San Jacopo, che diventerà una saletta per le conferenze; attraverso la piccola corte preesistente e la sistemazione delle aree a verde esterne, inoltre, da vicolo San Jacopo e da via del Carmine sarà possibile arrivare agli spazi posteriori della ex canonica, che al termine dell’intervento saranno destinati a uffici per funzioni culturali qualificate. 

L’intervento, dall’importo previsto di tre milioni di euro, sarà finanziato per due milioni dalla Fondazione Cassa di Risparmio e dal Comune di Pistoia per il restante milione. La Fondazione, rispondendo ad una richiesta dell’amministrazione comunale, aveva già coperto anche i costi per l’indagine conoscitiva preliminare e per la redazione del progetto di restauro.

La particolare attenzione posta alla struttura del solaio ligneo consentirà di godere anche delle tracce architettoniche dei precedenti impianti. Sarà restaurata la delicata copertura, consolidate le pareti, restaurati gli affreschi e l’intero impianto decorativo. Anche i locali contigui all’aula (il volume della chiesa) saranno consolidati e riordinati per ospitare funzioni di archivi e fondi specialistici, nonché piccole mostre; previsto anche il recupero dello spazio retrostante che diventerà una terrazza a verde. La tecnologia impiantistica impiegata permetterà inoltre di configurare lo spazio come un vero e proprio “polo culturale” modernamente attrezzato.


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