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Attualità venerdì 21 ottobre 2016 ore 19:25
Allarme Cia sui creditori del salvataggio Bruschi
L'associazione degli agricoltori si dice contenta dell'accordo tra Bruschi e Giorgio Tesi per salvare 42 dipendenti: "Ma ai creditori chi ci pensa?"
PISTOIA — Bene aver salvato quarantadue lavoratori dal rischio licenziamento, ma adesso l'attenzione deve essere spostata sulle aziende creditrici.
Questo il punto di vista di Cia Pistoia in merito all'accordo tra Vivai Bruschi e Giorgio Tesi Group (vedi articolo collegato).
"Bene salvare i 42 lavoratori del vivaio Bruschi - dice Sandro Orlandini, presidente Cia Pistoia - Ma non a scapito delle nostre 35 piccole imprese creditrici e dei loro dipendenti. Alcune di esse, se non verranno pagate, rischiano di fallire".
Il gruppo vivaisti di Cia Pistoia ha deciso di coinvolgere i legali della confederazione agricoltori per valutare la questione ed eventuali azioni a difesa dei vivaisti coinvolti.
L’esposizione creditizia di queste aziende vivaistiche di Cia Pistoia, per lo più piccoli produttori, è di ben più di 1 milione di euro complessivi, con un credito medio per azienda di oltre 28mila euro, ma che in realtà variano da poche migliaia di euro in alcuni casi, a cifre importanti, anche di oltre 50mila euro, in altri, che pertanto, se non verranno pagate, metteranno a repentaglio la tenuta aziendale.
"Qui c’è in gioco la sopravvivenza stessa di alcune imprese vivaistiche e dei loro dipendenti - conclude Orlandini - Per cui tuteleremo con ogni mezzo i diritti dei nostri piccoli produttori, a cominciare da quelli più esposti".
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