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Attualità martedì 08 dicembre 2015 ore 12:57

Poca copertura radio, il Sap torna alla carica

Il sindacato autonomo di polizia si rivolgerà direttamente al Viminale per risolvere il problema delle frequenze a macchia di leopardo



PISTOIA — Il problema era stato denunciato circa un mese fa dal Sap che parlava di zone scarsamente coperte dalle frequenze radio, tanto che alcuni poliziotti si sarebbero visti costretti a usare il cellulare per comunicare.

“La nostra amministrazione purtroppo ama spesso fare melina per non risolvere i problemi o trovare soluzioni con molta calma. Circa un mese fa abbiamo segnalato, anche con una denuncia sui media, oltre ad una lettera agli uffici interni competenti, che in alcune zone della nostra provincia la copertura radio delle pattuglie della Polizia è praticamente inesistente, con gravi rischi sia per l’incolumità degli operatori che per la sicurezza dei cittadini", scrive Andrea Carobbi Corso, segretario provinciale del Sap.

"Una copertura radio a macchia di leopardo che riguarda anche alcuni tratti della Firenze – Mare, dove operano la Stradale di Pistoia e quella di Montecatini. La risposta che ci è arrivata ha davvero un sapore kafkiano - continua Carobbi Corso - soprattutto fa presupporre che il problema sarà risolto solo dopo le festività. Una situazione inaccettabile”.

“Ebbene oggi - prosegue Corso - con una missiva a firma del Compartimento Polstrada della Toscana, ci arriva una risposta in perfetto burocratese che recita testualmente: ‘Si rappresenta che la problematica è stata evidenziata al comandante della Sottosezione di Montecatini per verificare e localizzare le difficoltà effettivamente riscontrate nella tratta di competenza, in ordine al volume ricezione eccessivamente basso, zone d’ombra ecc al fine di procedere alla richiesta di intervento da parte di personale specialistico’".

"In pratica, abbiamo sprecato un mese di tempo per sapere quello che sapevamo già. Quanto ci vorrà ora per ripristinare la situazione? Dobbiamo scrivere una lettera a Babbo Natale per ricevere una risposta più intelligente?”

La questione è arrivata anche sul tavolo del sindacato nazionale. Il portavoce del sindacato Massimo Montebove si è espresso in questi termini: “Si tratta di una vicenda assurda che va ben al di là di Pistoia. A fine settembre avevamo denunciato una situazione analoga a Ravenna e la vicenda era finita addirittura a Striscia la Notizia. Adesso ci muoveremo con forza nei confronti del Viminale per capire se a Roma hanno ancora intenzione di giocare con la pelle dei cittadini e dei poliziotti o se finalmente, almeno per quel che riguarda le attrezzature e i mezzi che servono per fare regolare servizio, intendono sostenere le donne e gli uomini in divisa”.


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