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Cronaca martedì 28 luglio 2015 ore 19:33

Nuova vita per la chiesa di San Salvatore

Foto di Sailko - via Wikimedia

Da molti anni ridotto a magazzino, l'edificio verrà restaurato a spese della Fondazione Caript e diventerà sede di attività culturali aperte al pubblico.



PISTOIA — Dopo decenni di incuria che ne hanno provocato il degrado, tornerà al suo antico splendore la chiesa di San Salvatore, importante e pregevole edificio storico situato in via Tomba di Catilina, a due passi da Piazza del Duomo.

La chiesa sarà oggetto di un intervento di restauro interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, per diventare sede di attività culturali progettate e promosse dalla stessa Fondazione e aperte alla fruizione pubblica.

Le prime notizie della chiesa di San Salvatore risalgono al X secolo, anche se l'aspetto attuale si deve ad un rifacimento del 1270. Nonostante alcuni limitati interventi realizzati alla fine del '500, l'edificio ha conservato intatto il suo fascino medievale ed è considerato un prezioso esempio di architettura romanica nel centro storico della città.

Di proprietà del Capitolo della Chiesa Cattedrale di Pistoia, la chiesa di San Salvatore - sconsacrata in seguito alle soppressione voluta dal Vescovo Scipione de' Ricci nel 1784, da molti anni ridotta a magazzino dopo essere stato fino agli anni ottanta atelier artistico ed in condizioni conservative che rendono urgente un intervento di recupero e risanamento - verrà utilizzata dalla Fondazione Caript in comodato fino al 2035.

I lavori di restauro, per la cui progettazione sono stati consultati sette diversi professionisti pistoiesi, sono stati affidati, a seguito delle conclusioni di un'apposita commissione, all'architetto Nicola Becagli e saranno finalizzati al recupero strutturale e funzionale dell'edificio, sul quale verranno condotte approfondite indagini conoscitive e diagnostiche in accordo e collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici.

La Fondazione Caript si farà carico delle spese del restauro e anche di quelle connesse alla realizzazione delle iniziative culturali che caratterizzeranno la nuova destinazione d'uso della chiesa di San Salvatore.


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