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Attualità mercoledì 14 ottobre 2015 ore 06:30

Francescani, il sindaco firma l'appello

La raccolta di firme per far rimanere i frati dopo l'annuncio della chiusura del convento è nata spontaneamente in città



PISTOIA — La notizia in via ufficiale è arrivata solo qualche giorno fa, ma che i frati francescani stessero per lasciare Pistoia era nell'aria da tempo. Ad annunciarlo è stato il vescovo Fausto Tardelli che in una nota ha anche auspicato che la chiusura del convento, prevista nel 2017, possa essere scongiurata: "Voglio sperare che ci possa essere un ripensamento e mi adopererò in ogni modo, anche con il conforto delle autorità cittadine e della intera popolazione, perché un ripensamento ci possa essere". 

Ora sulla questione è intervenuto anche il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli che in un post su facebook scrive: "Il messaggio francescano, di morigeratezza e sobrietà, mitezza e rispetto per tutti gli esseri viventi, è oggi più attuale ed importante di ieri: concorrono a dimostrarlo, tra l’altro, l’azione e l’opera dell’attuale Pontefice, che non per caso – per la prima volta nella storia - si richiama al nome del Santo di Assisi. Anche per questo, oltre che per la stima e la riconoscenza personale per Padre Dino, Padre Piergiorgio e Padre Claudio, mi rammarica profondamente la decisione dei frati minori conventuali di lasciare la città di Pistoia e la sede, di proprietà comunale, che da secoli li ospita, situata in una delle principali piazze della città".

"Una piazza, intitolata proprio a San Francesco, a conferma del legame antico tra il convento e la città. La presenza dei frati francescani a Pistoia risale, infatti, addirittura al XIII secolo e secondo la tradizione, fu lo stesso Francesco D’Assisi a passare da Pistoia, ospitato nella canonica di San Vitale". 

Poi la decisione di perorare la causa per far rimanere i frati in città: "Ho deciso per questo, naturalmente, di sottoscrivere la raccolta di firme, nata come spontanea in città, per testimoniare la vicinanza dell’intera comunità pistoiese ai frati francescani".

"Su questo aspetto, ho già avuto modo di parlare con il Vescovo Fausto Tardelli, al quale ho manifestato l’intenzione dell’Amministrazione comunale di intraprendere ogni iniziativa utile ad un ripensamento delle decisioni assunte dall'ordine dei francescani conventuali. Sono infatti persuaso che si possa e, in certi casi, si debba cambiare per rispondere ad esigenze nuove, di una società in continua trasformazione, ma nel farlo, non si può prescindere dai valori e dagli antichi legami, radicati in secoli di storia". 


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