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Le celle a fuoco e le grida dei detenuti: la protesta nel carcere di Guayaquil

Cronaca sabato 31 ottobre 2015 ore 11:30

Preso il rapinatore che sequestrò la coppia

Incastrato dai prelievi di denaro effettuati dal suo conto in diversi sportelli bancomat sul territorio. Ora si trova nel carcere di Prato



PISTOIA — Un mese di indagini serrate per rintracciare il presunto aggressore della coppia sulla Riola a fine settembre. Ha 48 anni R.B.D.C., è originario di Milano ma da tempo vive nel comune di Sambuca Pistoiese. Per gli uomini della squadra mobile della Questura di Pistoia, che lo hanno catturato, è lui l’autore di quella rapina che si concluse con un colpo di carabina che ferì la donna, per fortuna in modo non grave, dietro l'orecchio. 

L'area in cui si trova l’abitazione dell'uomo è stata battuta per tutto il mese di ottobre, dopo che grazie ad alcuni testimoni era stato possibile risalire alla sua identità attraverso la sua auto, trovata abbandonata dalla polizia. È stata quindi avviata una complessa attività investigativa attraverso la quale è stato possibile monitorare i suoi spostamenti che cambiavano in continuazione rendendo così assai difficoltosa la sua localizzazione.

A mettere gli investigatori sulla strada giusta sono stati i movimenti sul suo conto corrente postale, dal quale negli ultimi giorni l'uomo ha iniziato a fare prelievi giornalieri dopo un periodo di totale immobilismo. I metodi utilizzati  erano sistemi di movimentazione on line e carta Poste Pay agli  sportelli automatici dislocati tra le province di Pistoia e Prato.

A quel punto è risultato evidente che l'uomo stesse raccogliendo tutto il denaro in sua disponibilità per organizzare la fuga definitiva. La polizia ha quindi predisposto servizi di osservazione agli sportelli visitati dal 48enne fino a quando, nel pomeriggio di venerdì 30 ottobre, l'uomo si è presentato all'ufficio postale nelle vicinanze della stazione di Montale.


Dopo aver assicurato la sicurezza di chi si trovava nell'area, gli uomini della squadra mobile lo hanno circondato e letteralmente immobilizzato per trasferirlo in Questura e poi nel carcere di Prato sulla base del l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Patrizia Martucci. Le accuse sono di rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni volontarie.

Non solo, al momento del suo arresto il malvivente è stato trovato in possesso di un’auto rubata a Porretta Terme della quale si è servito per effettuare gli spostamenti nel suo periodo di latitanza ed è stato quindi denunciato anche per il reato di ricettazione.

L’intera attività investigativa è stata diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica Giuseppe Grieco. 


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